in Italia
Pedro Cano.“Identità in transito”
A Roma, nell'Aula XI del Museo delle Terme di Diocleziano, si svolge dal 24 aprile la mostra Pedro Cano “ Identità in transito ”, che presenta il recente lavoro del pittore spagnolo incentrato sul tema della “figura”, 20 grandi dipinti ad olio su lino e circa 30 acquarelli su carta intelaiata.
Frutto della collaborazione fra la DARC e l’Assessorato alla cultura della città di Murcia, regione nella quale Pedro Cano è nato, l’esposizione rappresenta uomini e donne ritratti di spalle, mentre fanno un percorso vario, a volte difficile, a volte ripetitivo, ma anche lieto e foriero di speranza, comunque un vagare che è metafora del passaggio breve ed enigmatico dell’essere umano in questo mondo.
Oltre al paesaggio ed alla natura, quello della figura umana ha costituito per il pittore un tema ricorrente, sempre vissuto con la delicatezza di tocco e di tinte che impronta da quarant’anni il suo originale stile. L’amore e la cura della bella forma sono gli elementi fondamentali per un artista ha individuato nell’armonia l’essenza del proprio linguaggio figurativo. Studioso dell’arte pompeiana, cultore del ‘400 italiano, erede della grande pittura spagnola, da Velasquez a Goya, in sintonia con alcune aristocratiche personalità dell’arte del ‘900, come Giorgio Morandi, in questa mostra Cano diviene il silenzioso testimone delle anonime vite che ogni giorno trascorrono dinanzi ai nostri occhi, oberate dal bagaglio di illusioni, delusioni, solitudini, ma anche pervase di piccole e grandi emozioni. Colori grigi e bruni, ora più luminosi, ora più offuscati, come consunti dal tempo, oppure le tinte terrose con cui l’artista ama dipingere i paesaggi a lui cari, descrivono in questo ciclo di figure un’atmosfera pensosa, assorta, nostalgica, mai tragica.
Pittore conosciuto a livello internazionale per la raffinatezza della tecnica, insignito di onorificenze prestigiose, come l’Acomienda de Isabel la Catolica, Cano ha riproposto un discorso maturato da tempo dalla sua sensibilità poetica. Osservatore acuto di uomini e di cose, viaggiatore dall’Europa all’Oriente, dall’Africa agli Stati Uniti, affascinato dalla perenne ricerca di sé nel tempo e nello spazio, si è cimentato sulla tematica del "transito" senza tuttavia alludere a drammi esistenziali, né ipotizzare percorsi criptici, ma spinto dal desiderio di fermare sulla tela le immagini suggestive e misteriose delle nostre ed altrui fragili esistenze.
Come scrive Lorenza Trucchi nella introduzione in catalogo “…un raccontare che si è fatto volutamente disadorno….un dire concentrato ma non arido che esprime molto, pur abolendo la comunicazione del primo piano, dello sguardo, del sorriso, ovvero del volto…Uomini e donne che ci chiedono di seguirli senza però mai sorpassarli, in silenzio, ipnotizzati non tanto dal racconto che suggeriscono quanto dalla loro assertiva presenza, dall’essere soprattutto mirabili brani di pittura, portatori per sempre di un pensiero che si è fatto forma”.
Un'arte del silenzio quella di Cano, fatta per la meditazione, opposta all'"horror pleni" (Dorfles) che invade i nostri tempi; opere discrete le sue, dal ritmo lento, circonfuse da un senso di attesa e popolate di quesiti millenari che cercano risposte essenziali, mai definitive.
La mostra si sposterà a Firenze il 20 giugno prossimo, nel Salone delle Armi di Palazzo Vecchio, dove resterà aperta fino al 10 agosto 2008.
Pedro Cano “Identità in transito”,
Museo delle Terme di Diocleziano- Aula XI, Roma
Dal 24 aprile al 8 giugno 2008 .
info: danielaruzze@tiscalinet.it
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Pedro Cano, olio su lino, 2007.
acquerello su carta intelaiata
olio su lino, 2007
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