dittico (part): affresco polimaterico su tela. cm 100x200
Reduce dal successo ottenuto alla 53 Biennale d’Arte di Venezia,
Padiglione Italia, curato da Vittorio Sgarbi, Paola Romano, pittrice,
scultrice e designer, ha concluso con successo la splendida mostra
dal titolo Equilibri astrali, ospitata dal 23 marzo scorso
a Roma, nel Complesso Monumentale dei Dioscuri al Quirinale. Nella
Personale è stato esposto un ciclo di 40 opere, tra dipinti
polimaterici, affreschi, tele monocrome, sculture in bronzo e in
plexiglass, in cui l’Artista esprime appieno il suo lirico
mondo interiore, fatto di lune e di mondi interplanetari. E’
un amore antico, quello della Romano per gli astri, che nasce fin
dall’infanzia: come un novello demiurgo, ella riproduce questo
universo reale-immaginario nelle sue opere, plasmando, modellando,
creando “oggetti” densi di materia, ma capaci di esprimere
con leggerezza poetica una profonda aspirazione alla trascendenza
e alla spiritualità. Nel suo lavoro pittura e scultura si
assimilano in un continuo scambio tra bidimensionalità e terza dimensione
"…sotto l'egida di un segno-scrittura che sembra affiorare sottotraccia
e bucare l'immagine, come se sollevasse la pelle del quadro, o forasse
la corteccia della scultura" (Gianluca Ranzi, dal Catalogo della
mostra, Moretti Ed.).
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Smalti, sabbie,
metalli e cristalli, disposti armoniosamente su tavola, sono lì
ad evocare astri pieni di mistero, siti mitologici, magiche ere
geologiche in cui la vita organica sembra essere ancora in formazione,
tra barlumi argentei, sfumature violacee e traslucidi iridescenze.
Nata a Monterotondo (RM) nel 1950, Paola Romano ha seguito dopo
gli studi artistici e accademici una propria originale ricerca di
matrice informale, dove la materia ha acquistato sempre più
un ruolo essenziale ai fini di un’espressività densa
di sensazioni visive e tattili. “Molte opere della Romano-
recita Vittorio Sgarbi nel testo critico in catalogo- chiederebbero
di essere toccate come fossero scritte in codice Braille, perché
il passaggio dei polpastrelli lungo certe rugosità a intervalli
variati o regolari, lungo certi improvvisi accumuli o diradamenti
di materia, aggiungerebbero sensazioni emotive che completerebbero
quelle avvertite dagli occhi, arricchendole notevolmente”.
Oltre alle numerose mostre in Italia, la Romano ha esposto all’estero,
in particolare presso il “Cultural Center” a Hong Kong,
come portavoce dell’eccellenza italiana nel mondo. Le sue
lune, bianche, blu, dorate o rosse, non sono soltanto luoghi della
fantasia, spazi di libertà o visioni oniriche, ma soprattutto
pensieri poetici espressi con la mutevolezza estrema della materia,
pensieri densi di fascino, bellezze purissime che assumono forma
e concretezza grazie alla potente ispirazione dell’Artista.
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scultura in bronzo dorato
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Così commenta il lavoro di Paola Romano Nicolina
Bianchi, direttore di Segni d’Arte e ideatrice della mostra:
“.Tutto nella sua esperienza pittorica si evolve e il sentimento
del passato è recuperato nell’infinito presente creativo,
lasciato scivolare nell’estensione dei suoi impasti cromatici,
nel fluire del suo tratto, nei labirinti di una sostanza poetica
immersa e riemersa dal suo profondo interiore, sollecitata da quell’io
avido di libertà che vive nelle sue opere, dominato dalla
necessità di ripetersi e rinnovarsi senza posa, in un processo
determinato da sensazioni ed intuizioni immediate”.
Artista di forte temperamento e di ricca inventiva, con perizia
magistrale Paola Romano sa usare materiali diversi, quelli tipici
di un’esperienza artistica che rimanda a Burri, i quali le
consentono di creare superfici dense e grumose, capaci di generare
incidenze diverse della luce e sapienti reazioni cromatiche, in
una sensazione di perenne metaforfismo.
Curata da Nicolina Bianchi e da Marzia Spatafora della Galleria
Art Time, la personale “Equilibri astrali” è
stata presentata in catalogo dal prof. Claudio Strinati.
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smalti, sabbie, metalli e cristalli su tavola
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smalti, sabbie, metalli e cristalli su tavola
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