Pietro da Cortona. Soffitto di Palazzo Barberin, Roma. "Trionfo della Divina Provvidenza", 1633/39
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L’iniziativa di un Convegno attorno alla personalità di Pietro Berrettini, più noto come Pietro da Cortona, promossa dal Comune di Cortona, dal MAEC, dall’Accademia
Etrusca e dalla Fondazione Settembrini, si propone di offrire una
lettura inconsueta della versatile creatività dell'artista, concentrando l’attenzione
sugli aspetti più innovativi della sua variegata opera, come verrà
illustrato da Francesco Moschini, coordinatore dei lavori, nella
presentazione della Giornata di studi, che si terrà il 6 giugno prossimo, nella Sala Medicea di Palazzo Casali.
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Chiesa di S. Maria della Pace: particolare del pronao
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Chiesa di Santa Maria della Pace, 1656/58. Roma
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Un artista straordinario fu Pietro da Cortona: collezionista, studioso e restauratore
dell’antico, ideatore di una tecnica pittorica personalissima,
come sostiene a buon diritto il relatore Claudio Strinati; progettista
innovatore di edifici e giardini come spiega Alessandro Barbagallo;
dominatore dello spazio nella Galleria di Alessandro VII al Quirinale,
come ricorda Francesco Colalucci; Princeps accademico, fondatore
di una “bottega di giovani” che darà poi luogo
alla Scuola dei Cortoneschi, come chiarisce Fabrizio Lemme; utilizzatore
delle più complesse lavorazioni degli argentieri romani secondo
Claudio Franchi; incomparabile maestro di prospettive nell’illusione
dell’infinito, come commenta Marcello Fagiolo; grande architetto
e artefice orgoglioso della sua “diletta figlia” ed
erede universale, la Chiesa romana dei Santi Luca e Martina, come illustra
Paolo Portoghesi.
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L'età dell'oro, 1637. Palazzo Pitti, Sala della Stufa. Firenze |
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Chiesa dei Santi Luca e Martina, 1634/1650. Roma
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La felice coincidenza con l’ interessante
mostra sul barocco romano, in pieno svolgimento a Roma, in Palazzo
Cipolla, dal titolo “Il Barocco. La meraviglia delle arti”,
rende ancora più significativo questo omaggio che la città
natale ha voluto dedicare a Pietro da Cortona.
Se ci soffermiamo nell’ambito della pittura ad affresco, l’opera
dell’artista seicentesco si rivela innovativa, non solo a
Roma nell' elogiatissimo soffitto del Salone Barberini, dove in uno
scenario grandioso e prospetticamente illusionistico è dipinto “Il trionfo
della Divina Provvidenza”, in onore del casato di Papa Urbano
VIII Barberini, per il quale il suo biografo Lione
Pascoli scrisse: Pietro da Cortona ha “ il fuoco nei colori e l’impeto
nel pennello”. Nell' attività in Palazzo Pitti
a Firenze, dove dipinge “Le 4 Età del mondo ” su incarico
del granduca Ferdinando II dei Medici, i suoi affreschi si caratterizzano
per un'atmosfera arcadica, per una pennellata veloce, quasi pre-impressionista e per una sensibilità
cromatica veramente singolare nella scelta di colori tenui e di
toni caldi e freddi, stile che evoca la lezione cinquecentesca veneta, ma che è anche antesignano di estetiche settecentesche.
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La Cupola di San Carlo al Corso, Roma
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La produzione di Pietro da Cortona in campo architettonico a Roma è senza
dubbio di eccezionale valore, seconda soltanto al genio del Barocco
Gian Lorenzo Bernini, se pensiamo, ad esempio, alla Chiesa di Santa
Maria in Via Lata, dal forte plasticismo costruttivo, oppure alla
bellissima Chiesa di Santa Maria della Pace, ideata dall’architetto
cortonese assieme alla piccola piazza antistante e coordinata alle
strette vie laterali. La forma eccentrica della facciata, concava
in basso e convessa nella zona superiore, di sapore borrominiano,
e il dinamismo delle membrature rafforzato dall’ampio pronao,
ricco di effetti luministici, rivelano una capacità originale
di elaborare gli stimoli dell’architettura barocca creando
tuttavia forme nuove, prive di un eccessivo decorativismo, e rese equilibrate da una
classicità innata, quasi fisiologica, proveniente dalle sue
origini toscane e dall’amore per i Maestri del '500, Raffaello soprattutto, acuitosi durante
la permanenza romana. Lo stesso equilibrio costruttivo Pietro da
Cortona ha espresso nell’ elegante facciata della Chiesa dei
Santi Luca e Martina, contrassegnata da una delicata decorazione plastica;
al suo interno, realizzato a croce greca, è sepolto il poliedrico artista,
che in vita ha goduto di una meritatissima fama nazionale e internazionale.
Qui di seguito il programma del Convegno che, come già
accennato, si svolgerà a Cortona, in Palazzo Casali, il 6
giugno 2015.
Ore 10.00 Saluti di benvenuto.
- Francesco Moschini: Introduzione alla giornata e presentazione
delle relazioni
- Mons. Giuseppe Sciacca: “Pietro Berrettini, artista e
uomo di fede.”
- Sandro Barbagallo: “ Le ville pontificie e i loro giardini.”
- Francesco Colalucci: “La Galleria di Alessandro VII al
Quirinale”.
- Claudio Strinati: “Il metodo di lavoro di Pietro da Cortona
– L’invenzione di una nuova tecnica pittorica .”
Ore 13:00 Pausa Buffet
Ore 14:30 Ripresa dei lavori
- Fabrizio Lemme: “ La scuola dei cortoneschi.”
- Claudio Franchi: “Gli argenti del Conservatorio di Sant’Eufemia.”
- Marcello Fagiolo: “ L’illusione dell’infinito”
- Paolo Portoghesi: “ Pietro da Cortona architetto”.
Moschini, Colalucci, Strinati, Fagiolo, Portoghesi: Conclusioni
: prospettive ed auspici.
info@cortonamaec.org
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