Adele Lo Feudo: "Presenze"- Ninfea (poetessa Esperia Piluso) |
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"Presenze"- Girasole (scrittrice Giulia Morello)
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Un progetto originale e complesso, frutto di un’accurata
ricerca personale, è quello realizzato da Adele Lo Feudo
per una mostra che si inaugurerà il 26 giugno p.v. a Camo, in provincia
di Cuneo, nella Pinacoteca Civica, un Museo a cielo aperto suggestivo
e sensibile alle innovazioni. Adele Lo Feudo è un’artista
genuina: autodidatta, innamorata della pittura, attenta ai temi
sociali e culturali della contemporaneità che trasferisce oggettivandoli con perizia tecnica nella
pittura. Anche se la figura femminile risulta da sempre centrale
nella sua sperimentazione artistica, nella mostra “Presenze/Assenze.
Io sono!” nuovi elementi evidenziano il grave problema della strage
di donne, piaga drammatica del nostro tempo. In un’originale
carrellata di immagini Adele ha dipinto donne diverse: pittrici,
designers, scrittrici, fotografe e poetesse, professioniste unite
da un forte impegno umano e artistico e da una passione per il loro
essere al mondo. Sette di loro sono operative nel campo dell’arte,
le altre sette ci hanno purtroppo lasciato, ma non sono spariti
i segni tangibili della loro creatività; dunque un quadro
di talenti femminili che la pittrice calabrese traduce in immagini, scritti ed elementi naturali che consentano di penetrare emotivamente
nella natura più intima di ciascuna.
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Niki de Saint Phalle: "Assenze" |
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Niki de Saint Phalle
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Lo stile energico di Adele Lo Feudo indugia sui tratti psico-fisici delle donne ritratte: un fiore simboleggia coloro che continuano con determinazione il loro luminoso cammino terreno, mentre un ritratto e un pensiero, racchiusi in una scatola rivestita di doppia tela, simili a un ex-voto, connotano le donne che hanno gią affrontato con coraggio i limiti della condizione umana, non perdendo tuttavia la speranza. Non soltanto i lineamenti del volto rendono riconoscibili le personalità prescelte, ma anche elementi tipici del loro linguaggio artistico: bellissimi, ad esempio, in "Assenze" i dipinti riferiti a Frida Kahlo e a Niki de Saint Phalle, dove Adele accentua gli stilemi del loro immaginario figurativo, carico rispettivamente di sensualitą e di gioiositą cromatica. La personale a Camo si configura quale omaggio all'universo femminile, privo di retorica ma ricco di pathos; grazie a uno stile denso, dalle forme tese, dalle tinte vivaci e dalle linee nervose, la pittrice riesce ad emozionare e a commuovere, spesso ad inquietare. |
Ana Mendieta: "Assenze" |
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Ana Mendieta
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La grazia della simbologia floreale utilizzata in “Presenze”
esalta, attraverso la magnificenza dei colori, il carattere di ciascuna
protagonista come, ad esempio, nel ritratto della scrittrice Giulia
Morello, circondato dal bagliore di un girasole, oppure nell’immagine della poetessa
Esperia Piluso, immersa nella bellezza esotica di una ninfea. Gli elementi
di natura non sottraggono vigore al realismo espressionista delle
opere, così in “Assenze” la realtà si
coniuga con il sottile mistero delle immagini delle artiste scomparse, le quali, come ha
osservato il critico Stefano Maria Baratti, evocano i ritratti egizi
del Fayyum, gli enigmatici dipinti funebri d'età romana (primi secoli d.C.). La drammaticità del destino e
il peso dell’umana precarietà trapelano dagli sguardi
di queste giovani donne morte prematuramente, anche se le epigrafi
che le accompagnano spesso inneggiano alla vita… Le esistenze
segnate da eventi tragici non hanno consentito loro di espandere
appieno la propria creatività: Gina Alessandra Sangermano,
fotografa calabrese, morta a 41 anni; Ana Mendieta, artista latino-americana,
spentasi a 37 anni in modalità misteriose; Tina Modotti,
fotografa e attrice, morta a Città del Messico in circostanze
sospette; Pippa Bacca, nipote di Piero Manzoni, artista morta tragicamente
a soli 34 anni durante un programma televisivo che attraversava
11 paesi teatro di guerre, e infine Francesca Woodman, fotografa
nativa del Colorado, suicidatasi a New York all'età di 22
anni!
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Frida Kahlo: "Assenze" |
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Frida Kahlo
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Diversamente in “Presenze”, il destino ha
permesso di esprimere passioni e di realizzare i loro sogni ad Alessandra Primicerio, critico e storico dell’arte (rosa
rossa); ad Angelica Sticca, fotografa (tulipano viola); a Grazia
Marino, in arte “Dadagabem”, scultrice (bouganvillea);
a Erminia Fioti, performer e pittrice (papavero) e a Vivy Lombardo,
designer (orchidea): donne consapevoli, volitive e ricche di talento.
La capacità di evidenziare attraverso la pittura l’intima
forza, i lirici turbamenti, gli stupori e le paure delle donne ritratte,
insomma le emozioni attorno a cui si articola ogni vita, proviene
dalla peculiarità dello stile di Adele, un neo-espressionismo
carico di tensione psichica e un colore usato con funzione emotiva.
La struttura della mostra “Presenze/Assenze. Io sono!”,
che si concluderà il 26 luglio 2016, non è di tipo
narrativo, ma evocativa di stati d’animo, di inquietudini
e di sentimenti anche contraddittori, com’è contraddittoria
la vita stessa, elementi che ogni osservatore potrà ricomporre
e collegare al proprio vissuto.
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Gina Alessandra Sangermano: "Assenze" |
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Gina Alessandra Sangermano
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Bruna Condoleo, storica dell'arte, curatrice di mostre e di cataloghi d'arte
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