Vi sono alcune idee che affascinano più
di altre per la loro originalità, ma soprattutto per la
sostanza umana che racchiudono: è il caso di
“MigrArte”, una mostra itinerante di Arte postale,
realizzata da Progetto 7LUNE che è
un’ Associazione culturale guidata da Daniele Rubin, Silvia
Favaretto, Sarah Grimaldi, Alberto Cancian e Lucia Guidorizzi. In seguito a un bando con tema “Immigrazione”,
l’Associazione ha invitato artisti, poeti, musicisti dei
Paesi dell’America Latina ad inviare tramite una semplice
cartolina postale illustrata i loro pensieri, le immagini, gli
stati d’animo che hanno caratterizzato l’allontanamento
dai propri luoghi d’origine. Sono giunti all’Associazione
Progetto 7Lune, con sede a Venezia, 125 piccoli cammei di 96 artisti provenienti
da 13 Paesi, cartoline che hanno viaggiato nella maniera più
disparata (e spesso neanche giunte a destinazione!), superando
difficoltà di ogni genere, proprio come avevano fatto gli
stessi migranti tra timori, incertezze, delusioni e speranze.
Sulle cartoline sono apparse immagini diverse che, oltre
a rivelare espressività artistiche spontanee e genuine,
sono legate da un denominatore comune: il desiderio di comunicare
la crudezza dell’esperienza subita e la fede in un futuro
migliore. Paesaggi nativi che rammentano i luoghi forzatamente
abbandonati, ricerca affannosa di un ubi consistam,
desiderio di libertà, ma anche profonde ferite psichiche
si esprimono con un linguaggio figurativo essenziale nelle emozionanti illustrazioni dei migranti
nei Paesi dell’America Latina, giunti da tante parti del
mondo alla ricerca di un riscatto sociale.
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I disegni e le fotografie che corredano le sgualcite cartoline
sono un grido lanciato all’umanità e al fato, la
testimonianza di un bisogno di comunicare con l’altro, che
è insito nell’animo umano. Le iconografie sono a
volte somiglianti nella predilezione di cieli colorati, di uccelli
in volo, di simboli di una pace che si va cercando senza tregua,
ma si trovano spesso visioni più angosciose e piene di
enigmi, come, ad esempio, le barche che “navigano sulle
loro lacrime”, di Nadia Martinez. Il sentimento di perdita
e di assenza è una sensazione forte e dilaniante per l’emigrante:
è il pianto dell’anima che in queste immagini diviene
segno, forma, colore. “Cuore e speranza sono le mie valigie”
commenta Cecilia Rodrìguez, disegnando un binario vuoto
con la sua valigia in primo piano; “Ali libere senza limiti
né legami - vola ovunque tu voglia andare. Cerca il tuo
cammino, cuore mio - devi essere felice”, invoca Virginia
Abundìz; “Non ricordo tanto bene se è stato
dal cielo mare o terra - se ho viaggiato di notte o con la luce
del sole - ho solo immaginato il mio destino”, confessa
Diego Yeyo Aguirre Macedo; “ La distanza asciuga le lacrime-doma
i ricordi. Distanza crudele e benedetta-che rende nuovo ciò
che è già vecchio” conclude Lourdes Soto.
Nata negli anni ’60, spiega nell’introduzione al catalogo
Carmen Parada, collaboratrice messicana di Progetto 7Lune, la Mail art
ha tuttavia origini più lontane nell’Avanguardia
dadaista americana, ma anche molti protagonisti dell’arte
del ‘900, tra i quali Picasso, Picabia, Max Ernst, si sono
cimentati in questa forma artistica.
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In particolare in America latina l’arte postale ha avuto
uno scopo prioritario di denuncia degli orrori compiuti da
un regime militare che praticava la censura e proprio per questo
alcuni artisti argentini e cileni sono stati perseguitati e addirittura
fatti “sparire” perché invisi al potere dittatoriale.
La Mail art è dunque ancora viva nel nostro tempo, date
le grandi migrazioni di popoli contemporanei, che attraverso questa
modalità d’espressione semplice e immediata, possono
ancora far sentire la loro voce e comunicare i loro sentimenti.
MigrArte ha scelto
di esporre le cartoline dei migranti, illustrate con la
freschezza di un animo infantile, nelle piazze, tra la gente,
nei vicoli, attaccate alle reti di pescatori o stese come panni
al sole: l'arte postale è un’espressione artistica non colta né
accademica, ma che invita a pensare e spinge a riflettere su un
dramma umano sempre attuale, che coinvolge e unisce nell’esperienza
straziante del distacco, comune a tutti gli esseri viventi e in
tutte le zone del mondo.
Analizzando le molteplici cartoline illustrate riunite nel bel
catalogo “MigrArte”, curato da Progetto 7Lune, tra le diverse
rappresentazioni del viaggio dei migranti e le piccole liriche
che le accompagnano, sono stata colpita da alcune parole-chiave
ripetute ossessivamente in un crescendo di pensieri positivi che creano una sorta di messaggio
univoco e dunque universale: paese-gente-terra-radici-lacrime-ricordi-paura-sogno-volo-speranza-libertà-futuro.
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www.progetto7lune.it
Bruna Condoleo, storica dell'arte, curatrice di mostre e di cataloghi d'arte
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