P.A.C. 1, tecnica mista su tela, 2014
|
Particolare di P.A.C. 1, 2014
|
Riscattata dal degrado e dall’incuria umana, nelle opere di
Emanuele Rossini la materia vive una seconda esistenza recuperando
valore e rigenerandosi; tracce rifiutate di quotidianità
emergono dall’abbandono per riappropriarsi sotto le mani dell’artista
di una nuova energia creativa. Affascinato dalla logica visiva di
Piet Mondrian, Rossini intende l’arte come equilibrio compositivo
di linea-spazio-luce; un linguaggio geometrico e sobrio è
quello del ciclo di opere da lui definito P.A.C. (percorsi- autonomi
-cognitivi), in cui l’artista riutilizza il materiale di scarto
di sottili strisce di pelle disponendole in strutture reticolari
e ravvivandole con una raffinata monocromia. Come ogni altro materiale,
la pelle è capace di generare vibrazioni tonali, luministiche
e percettive; alla stregua di uno scultore Rossini gioca con le
potenzialità espressive della materia: la ruvidezza e la
levigatezza, la luminosità e l’opacità, la consistenza
e la leggerezza.
|
P.A.C. 5 , tecnica mista su tela, 2014
|
Particolare di P.A.C. 5, 2014
|
La realtà fenomenica, decantata al limite dell’astrazione,
si articola in sofisticati bilanciamenti lineari, quasi contrappunti
musicali, mentre la materia si fa evocatrice, per contiguità
psichica, di suggestioni, pensieri, atteggiamenti interiori. Significati
arcani, infatti, si celano tra i fitti reticolati sovrapposti che
si rincorrono e s’intrecciano in tensione verso l’infinito;
dispiegandosi come inedite ramificazioni arboree, le forme assumono
una trama complessa che allude al tema del “labirinto”,
concetto ermetico pervaso di problematicità e metafora stessa
della vita. Simbolo ancestrale, enigma che permette all’uomo
l’esercizio delle proprie facoltà intellettive ed etiche,
il labirinto è strumento interiore per la riconquista di
se stessi: i tortuosi labirinti di Emanuele Rossini, evocatori di
sottili inquietudini, possono ritenersi l’emblema di una personale
sfida esistenziale.
|
P.A.C. 6, tecnica mista su tela, 2014
|
Particolare di P.A.C. 6, 2014
|
Emanuele Rossini laureato in Architettura presso l’Università
“La Sapienza di Roma”, vive tra Roma e Civita Castellana
(VT): si occupa di arredamento, design, restauro e arredo urbano,
progettazione e direzione di eventi culturali e dal 2007 collabora
con lo studio di architettura GC design di Roma. Dal 1996 espone
i suoi lavori di pittura – scultura in mostre personali/collettive,
sia in Italia (gallerie d’arte a Roma e a L’Aquila,
Museo Michetti a Francavilla al Mare (CH), che all’estero
(Londra 2008 e 2011 e New York 2013). Dal 2010 è presidente
dell’Associazione Culturale Argilla e della società
“Argilla Turismo Agro Falisco” che lavora sul territorio
viterbese promuovendo le attività culturali, sociali e turistiche
della provincia laziale.
|
Bruna Condoleo, storica dell'arte, curatrice di mostre e di cataloghi d'arte
|
|