Il turning Torso a Malmo (Svezia)
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Nell’itinerario di una
storia delle nuove e avveniristiche architetture del 2000 ancora
una volta torniamo in Svezia, precisamente a Malmo, dove l’architetto
spagnolo Santiago Calatrava (vedi: Archivio di Arsetfuror.com
n.12, nov-dic. 2007, Architettura del 2000) ha da poco concluso
il progetto per un grattacielo residenziale. Situato in un suggestivo
punto panoramico, dove la Svezia quasi tocca la Daminarca, il Turning
Torso di Malmo è l’ edificio più alto d’Europa,
grazie ai suoi 190 metri di altezza e 54 piani, secondo soltanto
al Triumph-Palace di Mosca. Ubicato in una zona industriale ormai
degradata, il grattacielo è stato commissionato dalla Cooperativa
svedese HSB, con il duplice scopo di disegnare uno skyline riconoscibile
per Malmo e di innescare un processo di riqualificazione urbana
in un’area ormai obsoleta. |
La creatività e l’armonia dei progetti
dell’architetto valenciano, ispirati alle forme organiche
della natura, hanno innalzato la fama di Calatrava su scala mondiale,
procurandogli importanti commissioni, come il progetto del Fordham
Spire a Chicago, la Stazione ferroviaria TGV a Liegi, la Stazione
di Lisbona e lo Stadio Olimpico di Atene; in Italia ricordiamo il
progetto per la Città dello Sport a Roma, a Tor Vergata,
il Quarto Ponte a Venezia, le già efficienti opere della
stazione della linea TAV e del casello autostradale dell’A1
di Reggio Emilia, con un fantastico ponte.
Come una gigantesca scultura, caratteristica della genialità
di Calatrava, l’edificio a Malmo evoca una figura umana ritorta
su se stessa, con una torsione di ben 90 gradi dalla base al piano
più alto. Nove cubi, di sei livelli ciascuno, rivestiti di
cristallo e di alluminio, ruotano intorno a una colonna vertebrale
del diametro di più di 10 metri di cemento armato e acciaio.
Questo nucleo, perfettamente al centro della rotazione, è
il cuore degli alloggi di lusso e degli uffici che vi gravitano
intorno, fino ad arrivare alla testa dove due piani, adibiti a riunioni
d’affari e convegni politici, si aprono sullo spettacolare
stretto di Oresund e verso Copenahgen.
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S.Calatrava: visione suggestiva
del grattacielo
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La base del Turning Torso
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A Malmo l’estetica si sposa con l’ingegneria in 4000
mq di pura architettura. Qui, dove una volta si ergeva il simbolo
della città portuale, la Gru Kockum utilizzata per la costruzione
di imbarcazioni, ora si staglia sul panorama il nuovo monumento
che sintetizza le radici industriali di Malmo e il suo volto vivace
e internazionale. L’interesse suscitato da questo edificio
nel mondo e l’impossibilità, considerata la destinazione
d’uso, di accesso ai turisti hanno motivato l’inaugurazione,
proprio sotto il grattacielo, della Turning Torso Gallery, in cui
sono esposti cartelloni informativi e fotografie delle fasi cantieristiche
e degli interni, mentre, per un tuffo nella tradizione, il Twisted
Torso Restaurants offre una cucina varia e prelibata, ma soprattutto
un’ambientazione e un arredamento tipici dei locali svedesi.
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L'incredibile torsione del grattacielo
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Come una figura umana ritorta, il grattacielo svetta
nel cielo
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Continuando a passeggiare lungo l’area ci imbattiamo in numerosi
cantieri edili, tutti frutto di un grande impulso alla trasformazione
e alla riqualificazione di fazzoletti di tessuto urbano prezioso
per uno sviluppo sostenibile e rispettoso della città consolidata.
Ad abbracciare il nuovo edificio, infatti, non ci saranno solo edifici
ricostruiti ex-novo: in prossimità della costa, lambita dalle
fredde acque del Mare del Nord, esiste un quartiere residenziale
accogliente e caratteristico, quasi antitetico per materiali, dimensioni
e stile alla poderosa scultura architettonica dell’Architetto
spagnolo.
Calibrata in ogni suo aspetto, da quello strutturale all’innesto
con la natura urbana, il Turning Torso, nonostante la semplicità
del progetto, è una costruzione assolutamente degna di nota:
non è un caso che a Cannes nel 2005 sia stata insignita del
premio MIPIM per la costruzione. A detta di tutti, è questo
l’edificio residenziale migliore del mondo, ma anche il più
spettacolare!
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Nota: le fotografie sono state realizzate da Luigi Terribile
Ilaria D'Ambrosi, architetto e Urban Planner
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