Autorizzazione Tribunale di Roma n. 378 del 30/09/2005
 
Work in progress - Anno X - n.39 - Gennaio - marzo 2014
ARTinFORMA
RESTAURI E...DINTORNI

A Tivoli: il degrado del Ponte Lucano e del Mausoleo dei Plauzi.
Inizia la "Rivolta degli educati"!
a cura di Marina Pennini



La manifestazione a Tivoli: una tavoletta con scritta



Le Tavolette dei manifestanti, affidate al fiume!

Le idrovore appoggiate sul muro di recinzione


La manifestazione
L’11 gennaio scorso si è svolta a Tivoli, presso il Mausoleo dei Plauzi e il Ponte Lucano, la manifestazione cittadina organizzata dall’Associazione civica W Tivoli viva per lamentare ancora una volta il forte disagio creato dal muro in cemento posto inutilmente davanti ad uno dei luoghi più conosciuti e apprezzati della nostra campagna romana e per raccogliere le firme dei cittadini, al fine di sollecitare le istituzioni a rispettare gli impegni presi nel protocollo d’intesa firmato nel 2005.





Incisione con veduta del Ponte Lucano e del Mausoleo, G. Battista Piranesi (Inizio XIX sec.)
 

Un po' di storia
Di questo piccolo angolo di bellezza, in un contesto ricchissimo di arte e storia, a poca distanza dalle ville Adriana e d'Este (siti UNESCO), dalla villa di Vopisco oggi Gregoriana del FAI, da monumenti quali i Templi di Vesta, della Sibilla, di Ercole Vincitore, del Tempio (detto) della Tosse, dell' Anfiteatro di Bleso, delle Chiese di S.Pietro alla Carità, di S.Silvestro, della Tomba della Vestale Cossinia e la Rocca Pia, il geografo Strabone narra che il fiume Aniene diventa navigabile.




ARS…….

Il Ponte Lucano sul fiume Aniene, deriva il suo nome dal diumviro M. Plauzio Lucano che nei primi anni dell'Impero ne avrebbe curato la realizzazione a cinque arcate, insieme al suo collega Tiberio Claudio Nerone, futuro imperatore.
Quando scoppiò la guerra tra l'Impero romano e Totila, re dei Goti (541- 552 d.C.), l'esercito barbaro tagliò la prima arcata, per rallentare l'avanzata dell'esercito romano-bizantino guidato da Narsete e assicurarsi una sicura via di fuga.
Nei pressi del Ponte era stato realizzato un porto in cui erano ancorati barconi che poi ripartivano per la vicinissima Urbe, dopo essere stati caricati con i legnami dei boschi tiburtini e soprattutto con la ricercata pietra locale, il lapis tiburtinus, vale a dire il travertino che veniva utilizzato per l'abbellimento o la costruzione di molti edifici pubblici, tra cui il Colosseo, di cui oggi i blocchi costitutivi di travertino sono visibili perché privati del rivestimento antico.
Franz Charles Francois: Veduta del Ponte Lucano (XIX)

Pietro della Valle, il Ponte Lucano sulla via di Tivoli, 1880

 
In questo luogo, divenuto oramai un punto strategico, come riporta il Muratori in una carta del 1141 (dove il monumento viene chiamato "munitionem pontis Lucani"), l'Imperatore Federico I Barbarossa incontrò il Papa Adriano IV nel 1155. In questa occasione i Tiburtini gli offrirono le chiavi della città e l’imperatore, come ringraziamento concesse loro il privilegio di inserire nello stemma cittadino l’Aquila imperiale. Vicino al ponte e al porto, la gens PLAUTIA costruì un mausoleo che ricorda quello situato sull'Appia e dedicato a Cecilia Metella.
La tomba dei Plauzi, fu realizzata quasi sicuramente durante il I sec. d. C. e attribuita a M.Plauzio Silvano, amico di Cesare Augusto e console nel 2 d.C.
La struttura è circolare, esteriormente ricoperta da blocchi di travertino in bugnato liscio; all'interno c'è un corridoio ad anello che gira intorno ad un ambiente a croce. M.Plauzio Silvano, il cui nome è menzionato nella cornice mediana della parte cilindrica, fu il primo defunto a trovarvi posto degno di ogni onore per essersi distinto nell'Illirio.
In seguito, davanti al mausoleo, fu realizzato un avancorpo di forma rettangolare per poter scrivere i nominativi con relativi elogi delle persone della Gens Plautia, man mano tumulata. Le iscrizioni sono separate da semicolonne. La sommità era ricoperta da una volta sferica e intorno il sepolcro era circondato da un alto recinto di forma quadrata (di cui resta solo il lato prospiciente la strada), con colonne e nicchie per contenere le statue dei personaggi della famiglia Plauzia, ivi sepolti.
Nel Medioevo fu utilizzato come torre di difesa per la sua posizione strategica e nel 1465 papa Paolo II fece porre la merlatura per connotarlo meglio come posto di avvistamento, controllo e guardia e vi appose il suo stemma a ricordo dei lavori eseguiti. Nel Settecento il luogo diventa una preziosa meta del Grand Tour ed è rappresentato in vari dipinti e incisioni settecento-ottocenteschi.
……et FUROR

OGGI
Il muro eretto circa 10 anni or sono dall'Ardis per "proteggere" la zona dalle esondazioni dell'Aniene, ottiene da allora risultati opposti; infatti, ad ogni piena, lascia il Sepolcro preda della corrente del fiume e, ad ogni temporale, causa l'allagamento della via Maremmana. L'effetto erosivo dell'acqua sulle superfici lapidee è evidente alla base del sepolcro, dove i blocchi di travertino presentano varie forme di degrado caratteristiche che sono state anche oggetto di uno studio universitario.
Per ovviare all'inconveniente dell'allagamento della Maremmana, sono state installate due pompe idrovore (v. foto), i cui grandi tubi di scarico, a vista, scavalcano il muro di cemento. Un vero disastro estetico e pasticcio idraulico al quale si aggiunge un' orribile tettoia di plastica che funge da copertura di tutto l'impianto, quest'ultimo circondato da un grigliato di metallo che raccoglie rifiuti alimentando, così, una discarica perenne!


Buffer zone: fascia di protezione della zona di villa Adriana stabilita dall' UNESCO


Il 16 agosto 2005 le seguenti amministrazioni: Ministro dei Beni e delle Attivita' Culturali e del Turismo, l' Autorita' di bacino del Tevere, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Lazio, la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, la Direzione Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo, Comune di Tivoli, sottoscrivono un protocollo d'intesa tecnico amministrativo per la progettazione di interventi integrativi dell'area archeologica di Ponte Lucano, connessi con le opere di difesa idraulica realizzate e mirati ad una migliore fruizione dell'area archeologica.


Lo stato di tremendo degrado del Mausoleo e dell'area limitrofa!


Ad oggi nulla di fatto!
Il muro però, come già detto sopra, nonostante non svolga funzioni di tutela, al contrario peggiora la situazione e un risultato l'ha ottenuto. Ha permesso di eliminare il vincolo R4, rischio esondazioni…… Questo fatto è gravissimo. Infatti l'eliminazione del vincolo R4 rischia di permettere la lottizzazione a pochi passi dal Ponte Lucano e dal Sepolcro dei Plauzi, e in particolare nella fascia di rispetto di Villa Adriana, dove non si potrebbe costruire, perché è una fascia di protezione stabilita dall'Unesco. La cosiddetta Buffer Zone. Villa Adriana, che è un tesoro unico al mondo, è stata, infatti, scavata solo per metà, pertanto l'UNESCO ha imposto la protezione dell'area circostante il sito archeologico, perché è perfettamente consapevole di quanto ancora ci sia da scoprire, di quanta meraviglia architettonica e archeologica il terreno sia ancora secolare custode.
Questo fatto riporta in auge il tema, speriamo finalmente scongiurato, della discarica di Corcolle, e ricorda tutto il pericolo della lottizzazione Nathan intorno alla Villa che avrebbe comportato il rischio, gravissimo, di eliminare lo status di bene mondiale al sito, qualora la lottizzazione fosse stata approvata. La speculazione edilizia e le discariche sembrano ancora oggi essere il più grande affare economico di questo Paese!! Pazzesco!!! Ancora di più se si pensa che l'Italia detiene la maggior parte dei Beni culturali del mondo e, ancor più incredibile è che in Italia non si sia ancora impiantato un nuovo sistema di economia "illuminata", che consenta innovativi indirizzi di lavoro e d'investimento nel rispetto del territorio, del nostro patrimonio e della vocazione principalmente culturale e agricola del nostro Paese.


Il Mausoleo dei Plauzi, durante la manifestazione del 11 gennaio scorso


Al contrario assistiamo inermi a queste speculazioni che, troppo spesso, da tentativi diventano realtà mostruose, non certo a beneficio dei cittadini o della Nazione, dove è stato paradossalmente eliminato perfino l'insegnamento della storia dell'arte dalla nostra scuola. L'arte è stata sempre l'espressione della cultura dei popoli, della loro identità, il suggello della filosofia, della bellezza, della tecnica. Basti pensare che al Ministero per i Beni e le Attività culturali, cioè il Ministero del Paese che detiene più del 73 % dei beni culturali mondiali, viene dato quanto la Francia dà alla sola città di Parigi, forse un po' meno!


Il Sepolcro dei Plauzi (part.): la scritta dedicatoria
 
Il Sepolcro dei Plauzi, fra rovi e sterpaglie


La manifestazione di Tivoli del giorno 11 gennaio scorso ha raccolto le firme, sotto ad una lettera di sollecito al rispetto di quanto definito nel Protocollo d'intesa del 2005, indirizzata agli enti succitati. In un modo molto poetico e da rituale antico, i cittadini presenti hanno affidato al fiume Aniene (v.foto iniziali), su materiali biologici (piccole tavolette di legno), sia copia della lettera che le richieste di salvaguardia dei luoghi e del paesaggio.

Incisione del Piranesi con l'antica epigrafe dedicatoria
 
Ebbene, concludo raccogliendo e propagando un appello nato dalla nostra carissima attrice Franca Valeri, donna colta, instancabile ed energica, riportato con ardore, che condivido in pieno come anche le persone presenti alla manifestazione: da Urbano Barberini, che invita i cittadini ad essere molto partecipativi manifestando pacificamente ma con determinazione, con cognizione culturale ma senza prepotenza; egli spinge la cittadinanza ad uscire dalle case e dichiarare il dissenso, senza cedere alla violenza, di guardare a nuovi modelli economici più adatti alla realtà del nostro Paese e qualitativamente migliori, anche per i nostri figli. Insomma una lotta “con stile”.
Un vero e ferito stile culturale italiano, di quell’Italia bellissima, di cui molti sentono nostalgia, oggi massacrata da speculazioni grossolane che tolgono valore al nostro Paese che è sicuramente il più ricco di arte del mondo, di quell’Italia insomma di gente perbene.
Urbano Barberini sottolinea infatti:"…non è questione di destra o di sinistra. E' questione di gente per bene che sta cercando in qualche modo di far funzionare il Paese e gente invece mascalzona, che lo sta distruggendo! Di destra e di sinistra, non importa questo. Sono delle categorie con cui ci tengono divisi…". Egli invita dunque alla Rivolta degli educati, di quelli cioè che oggi spesso si sentono emarginati e disorientati, ma che sono stanchi di essere derubati dei sogni e della bellezza, stufi per non poter avere serenità di guardare al futuro con fiducia, preoccupati di non poter lasciare un mondo positivo ai loro figli. Di quelli che da questo Paese non se ne vogliono andare, ma lo vogliono loro, onesto e vivibile!
Alla sua bellezza ha già pensato la nostra grande storia artistica e la bontà della natura.



Orribile visu: Il Ponte Lucano come si presenta oggi!




Alla manifestazione di Tivoli sono intervenuti : Giovanni Innocenti; Carlo Innocenti; Vanna Mannucci, vicepresidente di Italia Nostra Roma; Urbano Riario Barberini Colonna di Sciarra; i Rappresentanti del Movimento civico W Tivoli perché Tivoli viva: https://it-it.facebook.com/VivaTivoli; Il Comitato Salviamo Ponte Lucano: http://www.salviamopontelucano.com/?page_id=22 e l' Associazione Villa Adriana nostra, Gruppo storico Publio Elio Adriano.

Documenti inerenti gli argomenti trattati:
- Protocollo d'Intesa dell'agosto 2005
- COMUNICATO STAMPA del 09.01.2014 ABBATTIAMO QUEL MURO Italia Nostra Sezione di Roma, Comitato "Salviamo Villa Adriana"
- Comunicato stampa Associazione W Tivoli viva: Via il muro della vergogna!
- Lettera petizione 11 gennaio 2014 Noi Tiburtini

Riferimenti:
Per la Lottizzazione Nathan si vedano:
Villa Adriana, a rischio status Unesco. Il ministero: "Stop a speculazione edilizia" http://www.tibursuperbum.it/ita2/eventi/nathan/StopMinistero2013.htm
Per la Cronistoria della Lottizzazione Nathan:
http://www.tibursuperbum.it/ita2/eventi/nathan/CronistoriaNathan.htm http://www.tibursuperbum.it/ita/cittadini/segnalazioni/nathan/index.htm
Lettera di Italia Nostra dell'11 febbraio 2011 contro la lottizzazione Nathan
http://www.tibursuperbum.it/ita2/eventi/nathan/LetteraItaliaNostra2011.htm
L'ex sindaco di Tivoli Baisi spiega le ragioni della delibera pro Nathan
http://www.tibursuperbum.it/ita2/eventi/nathan/BaisiFattoQuotidiano.htm
Comitato Salviamo Ponte Lucano
http://www.salviamopontelucano.com/?page_id=22

Nota: Per le informazioni storiche ringrazio l'archeologo Stefano del Priore che mi ha fornito il testo della sua conferenza inserita nell'ambito del D.E.S.S. - 18-24 novembre 2013 - Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. I Paesaggi della Bellezza: dalla valorizzazione alla creatività.

Per uno studio conservativo sul monumento segnalo : Cristina Giagnacovo e Claudia Pelosi, "STUDIO STORICO E CONSERVATIVO DEL SEPOLCRO DEI PLAUTII A TIVOLI, in Archeomatica, 2 giugno 2010. http://www.wobook.com/WBcN0tz1mt8L/A-C2000-srl/Archeomatica-2-2010.html

Un ringraziamento particolare a mia figlia Azzurra Marina per la registrazione degli interventi e la loro trascrizione e per la visione poetica di alcune riprese fotografiche in cui è riuscita a fissare le suggestioni del paesaggio ottocentesco.


Marina Pennini, Aurea Sectio srl Conservazione e Restauro Beni Culturali

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