Alessandra De Sanctis: "E' qui", tecnica
mista su tela, 2012
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Temperamento affascinante, Alessandra De Sanctis è pittrice
per vocazione e la personale dal titolo “La sedia rossa”,
che s’inaugura a Roma il 9 maggio 2012, ne è la testimonianza
concreta.
Il dipinto non è per lei realtà da ricreare, né
fantasia da evocare, ma traduzione di un momento d’intensità
emotiva necessario per l’autodefinizione della propria identità
d’artista.
Alcuni frammenti del mondo esterno restano vivibili nei suoi lavori,
come l’immagine della sedia, emblema di profonde implicazioni
personali, rivelatrice di una simbologia ora scoperta, ora più
criptica. Lo stile di Alessandra De Sanctis si accosta ad un informale
di tono drammatico che tuttavia non trascende mai completamente
la figurazione. Icona del suo singolare linguaggio, espressione
di solitudine e di desideri, la sedia è soprattutto significativa
di una ricerca interiore. La pittrice desidera trovare un ubi consistam,
un luogo ove potersi fermare: la sedia non è dunque l’immagine
nostalgica del passato, né una reliquia tratta dalla propria
quotidianità, ma il luogo dell’anima, la sede spirituale
nella quale riconsiderare l’esistenza, oppure a cui aggrapparsi
per afferrare, se mai possibile, il senso del vivere, sciogliendo
l’enigma inquietante che ci attanaglia.
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Alessandra De Sanctis: Prendimi, olio su tela,
2012
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Gli opposti attratti, dittico, tecnica mista su
tela, 2012
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Spazi di turchino s’interpongono quasi
furtivamente fra blocchi di bianchi, di rossi violenti, di neri
allarmanti: la tela, aggredita dal binomio segno-colore, viene percorsa
da un terremoto che fa levitare le forme, le mischia, le confonde
e poi si assesta in un imprevedibile equilibrio formale. Sagome
stanche e anonime vagano a volte tra sedili vuoti, in bilico tra
realtà e stato onirico, mentre i colori e gli impasti materici
sembrano voler cancellare le impronte di ogni vissuto.
Dalle opere di Alessandra De Sanctis non traspare un animo solare
mediterraneo, come potrebbe far presumere la sua giovane età,
bensì emerge una temperie forte e determinata, un mondo pittorico
caratterizzato da veemenza emozionale, fatto di manualità
vorticosa che produce spessori e pennellate dense di materia. Nei
vigorosi accostamenti di rosso e nero gli opposti si attraggono
e la materia cromatica, zona vulcanica di lava ardente, s’identifica
con l’energia spirituale dell’artista.
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Quiete accesa, olio su tela, 2012
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La mostra Alessandra De Sanctis La sedia rossa, curata dalla
scrivente, che s'inaugura il 9 maggio p.v. presso la Galleria d'arte
L'Acquario, via Giulia 178, Roma, espone 14 grandi oli e tecniche
miste su tela e si concluderą il 5 giugno 2012.
Info galleria: 06-68134613
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Bruna Condoleo, storica dell'arte, curatrice di mostre e di cataloghi d'arte |
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