Autorizzazione Tribunale di Roma n. 378 del 30/09/2005
 
Rivista bimestrale - Anno III - Gen./feb. 2007, n. 7
FULMINI e SAETTE  


LA POSTA

Questo spazio, messo a disposizione dei nostri lettori, intende tuonare contro l'omologazione del cattivo gusto, l'inciviltà, l'abusivismo e la negligenza delle autorità preposte alla tutela dei Beni Culturali ed ambientali.







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ARCO GOTICO CON "SCRITTE"
(pubblicitarie e commerciali).
Complimenti all'Amministrazione civica per l' attenta salvaguardia del contesto storico e culturale di Bologna!!

Marco V., da Genova








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Che squallida banalità! la Monna Lisa con i capelli al vento su di un'automobile in corsa?! Non afferro il messaggio....o piuttosto ritengo questa pubblicità grossolana, scontata, passatista e priva di idee!

Orietta C., una romana delusa dai cosiddetti "creativi"!


 












IL SANTUARIO DI S. MARIA DI COSTANTINOPOLI A PAPASIDERO (CS)

Santuario della Madonna di Costantinopoli a Papasidero (CS)
Le due immagini si riferiscono allo stato del Santuario, della roccia e del campanile "prima" dell'intervento di restauro, attuato dopo un incendio nel 2000 e terminato nel 2006.
(foto: http://utenti.lycos.it/michelangiocchi/papasidero.htm

Sorta sulle rovine dell'antica Scidro, Papasidero è un grazioso centro immerso nel Parco Nazionale del Pollino, nella provincia cosentina, che conserva anche nel nome le tracce di una storia millenaria, ovvero il ricordo della comunità basiliana, il cui capo si chiamava appunto Papas Isidoros. Oltre alla bellezza naturale del verde fiume Lao che l'attraversa, alla "grotta del Romito", la caverna preistorica nella quale tra reperti umani e rarissime incisioni rupestri, è stato ritrovato nel 1960 il bos primigenius, una magnifica figura di un bue mediterraneo, Papasidero possiede anche un antico Santuario, testimone del monachesimo bizantino, con pianta a croce commissa, facciata a salienti ed un campanile cuspidato, tutto singolarmente addossato alla roccia.


Effetto-restauro 2005! Campanile con bordure rosa,
cuspide azzurra e roccia "cementificata".

Il restauro è stato definito da Italia Nostra:    
"distruttivo, alterante, incongruo e grossolano"

Se confrontiamo la situazione del Santuario prima del "famigerato" restauro con l'oggi, viene da chiedersi come sia possibile e tollerabile che si distrugga l'identità storico-culturale-ambientale di un edificio raro come S. Maria di Costantinopoli, caratterizzato da specifici vincoli di tutela, senza contare la perdita della peculiarità paesaggistica della zona rupestre, a ridosso della quale il monumento è stato fin dall'inizio concepito, priva della sua spontanea vegetazione a macchia e del suo colore naturale.


Questa l'antica colorazione del campanile (2004),
da tutelare, come impongono le normative
ministeriali poste a salvaguardia del patrimonio
artistico....

Il ponte di accesso al Santuario sul fiume Lao
( foto O. Chiaradia)



Contro questa antiestetica devastazione, che misconosce tutti i più elementari principi alla base del moderno restauro conservativo, sono insorti i cittadini di Papasidero, uomini di cultura, storici dell'arte, associazioni, quotidiani e riviste, onde poter recuperare l'originaria colorazione del campanile e ripristinare la roccia sovrastante al Santuario. Infatti, malgrado il colore attuale della cuspide del campanile sia già stato ridipinto con un grigio spento (per la vivace protesta dei Papasideresi!), ancora l'aspetto dell'insieme è falsato ed innaturale. Pertanto anche "ARS et FUROR" si unisce con slancio all'iniziativa promossa dal Comitato Civico Papasiderese, dal prof. Antonio Roviello, dal dott. Giovanni N. Roviello (che ci ha segnalato la situazione) e da tutti coloro che hanno aderito alla campagna per la tutela di S. Maria di Costantinopoli, divulgando la penosa realtà attuale e sensibilizzando l'opinione pubblica su di un problema che non investe solo la Regione Calabria, ma deve riguardare l'intera nazione.

 

Papasidero dal fiume Lao (foto frank)
Panorama di Papasidero dai monti (foto frank)

Quando nascerà una politica seriamente impegnata nella preservazione dei Beni artistici e del paesaggio del Sud d'Italia dal degrado e dall'abbandono costanti? La vera ed unica risorsa del futuro è la nostra cultura e la nostra arte.... SALVIAMO LA CALABRIA dalle barbarie della modernità!

www.petizionexcostantinopoli.blogspot.com


Le informazioni e i documenti fotografici sono stati messi a disposizione della Redazione dal dott. Giovanni Roviello. Restiamo a disposizione per eventuali ed ulteriori crediti fotografici.



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