E’ noto a tutti il posto privilegiato che la moda ha assunto
nella società dal dopoguerra fino ad oggi, e non soltanto
per l’aspetto economico, ma anche per quello sociale e culturale.
Cos’è la moda, ci si chiede: consacrazione dell’effimero
o linguaggio capace di racchiudere i significati più profondi?
La moda non è qualcosa di futile, perché transitorio,
ma è uno dei fattori che riflette i diversi aspetti della
società, da quello filosofico e politico a quello antropologico,
artistico e psicologico. Essa è un indicatore del “gusto
epocale” e come tale esprime, al pari di altre manifestazioni
sociali, le trasformazioni del pensiero e dei costumi di vita. Malgrado
l’esigenza dell’abbigliarsi, antica quanto l’uomo,
nasca dal bisogno di differenziarsi e di comunicare la propria identità,
la moda del nostro tempo sembra mostrare il rischio dell’omologazione;
non cade in questa trappola lo stile ideato da Georgia Fazi, la
quale crea capi esclusivi e realizzati su misura, riscoprendo un
minimalismo raffinato di linee, declinato con l’eleganza dei
particolari e con la fantasia cromatica di accostamenti sapienti
di tessuti. La nuova Collezione primavera-estate 2012 “Le
Perle di Geo” non propone, infatti, capi frutto di un banale
consumismo, né un abbigliamento che segua pedissequamente
le linee imposte dall’Alta Moda, ma una collezione del tutto
originale. |
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Abito realizzato con tessuti diversi
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Georgia Fazi è una giovane ma già
valente creatrice di moda che pensa tagli, immagina forme e strutture
di abiti, inventa decorazioni, manipola tessuti scelti da lei con
grande cura. Georgia crea la sua moda per e con passione; già
dalla prima adolescenza si compiaceva a confezionare abiti, vocazione
che si è poi affinata sotto la guida della docente di Sartoria
Maria Maiani, colei che ha rafforzato e reso tangibile la sua inclinazione,
permettendole di operare con tecnica e consapevolezza.
Da non tralasciare, per ciò che concerne lo studio dei tessuti,
l’opera dell’insegnante di Arte della Scuola Marymount
Dennis Cigler, cui Georgia resta debitrice di approfondimenti culturali.
All’Accademia romana di Moda e Costume questa vocazione per
lo stilismo si è poi perfezionata grazie soprattutto alla
professoressa Benedetta Bonomi, docente di Tessuto, che ha instillato
in lei il piacere della conoscenza dei materiali, conoscenza fondamentale
e preziosa per la creatività in questo campo.
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Dopo aver frequentato
l’Istituto Europeo di Design, risulteranno proficui per lei
il lavoro nell’Azienda di David Mayer e l’anno trascorso
presso la Ditta Miss Bikini, esperienze che hanno contribuito a
consolidare il suo estro artistico, già in nuce da tempo.
Dal 2008/9 inizia la realizzazione della prima Collezione di couture
che porta il suggello di una personalità ben definita, con
una salda componente di valore estetico: Georgia, infatti, pensa
l’abito come un piccolo progetto artistico, quasi una tela
su cui inventare linee, forme e colori. Ama decorare le stoffe che
predilige come fossero pitture ad affresco, perciò sceglie
preferibilmente il tessuto bianco per poi liberarlo del suo candore
anonimo attraverso l’uso di colorazioni, sfumature di tinte,
decorazioni di gusto geometrico…Il suo lavoro è teso
innanzi tutto alla creazione di un capo che possegga armonia, equilibrio,
misura, senza perciò escludere fantasia e gradevolezza estetica.
La sua personalità e la sua cultura la inducono a preferire
un’essenzialità di tagli e un rigore di forme da
potersi definire “classica”: linee pulite, asciutte
e naturali, che non stravolgono l’anatomia femminile, ma
la carezzano dolcemente; linee giovani, dai colori teneri e delicati
che evocano opere di Matisse o di un Monet maturo.
Un prezioso lavoro di alto artigianato, dunque, caratterizza la
produzione degli abiti firmati da Georgia: stoffe stampate con tecniche
serigrafiche, abbellite da motivi particolari che individuano ciascuna
nuova collezione (quest’anno sono forme di rose stilizzate!).
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Completo pantalone in tessuto stampato dalla stilista,
con rose stilizzate.
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E poi ricami, applicazioni di piccole frange, spruzzi dorati,
combinazioni di tessuti diversi, dal piquet alla seta, dal taffetas
al lino, alla pelle, al camoscio, ma anche uso di tessuti etnici
che si sovrappongono con tonalità differenti a creare raffinati
puzzle.
Ogni tanto un’ispirazione dal magico Oriente trasforma il
capo, sempre rigoroso nel taglio, in una fastosa sopravveste di
dama bizantina, oppure è un tocco di aggressività
che, differenziandosi dalla grazia leggiadra che connota tutta
la Collezione, si esprime in un copri-spalle di pelle nera, grintoso
quanto ricercato nei tagli e negli inserti di seta.
Gli abiti lunghi conservano nella loro linearità essenziale
un fascino romantico, discreto e mai troppo ostentato; qualche
incursione negli anni ’70 fa nascere soprabiti dal gusto
revival, anche se l’elemento qualificante della moda di
Georgia è sempre l’eleganza di cui si è accennato,
che non cede mai a contaminazioni troppo azzardate, né
a tentazioni trasgressive, ma si avvale di dettagli sapienti e
di singolari cromie. Qualche tocco di civetteria si evidenzia
nelle profonde scollature sul dorso di eleganti tubini stile anni
’60 o nelle maniche che lasciano maliziosamente scoperte
le spalle. Dunque una moda, quella suggerita da Georgia, adatta
a tutte le donne, di qualsiasi età, frutto di studio e
di amore per il Bello, creata per vestire con gusto e dare di
sé un’immagine fresca e raffinata, senza sfarzo o
inutili barocchismi.
Benvenuta eleganza autentica!
(www.leperledigeo.com)
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Abito a petali di tessuti etnici,
di colori e fantasie diversi
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Abito dipinto a mano con motivi geometrici, piccole
frange applicate e bordo di taffetas
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